IL GENERALE PAOLO INZERILLI: IL PROBLEMA E’ ZELENKSY

Parlando con l’AdnKronos, il Generale Paolo Inzerilli, Capo di Stato Maggiore del Sismi e per 12 anni comandante della ‘Gladio’, struttura militare segreta appartenente alla rete internazionale Stay-behind creata per contrastare una possibile invasione nell’Europa occidentale da parte dell’Unione Sovietica, sorprende affermando di essere per la Russia e non per l’Ucraina in questa situazione:

“Tutto quello che sta succedendo adesso, perciò, è sempre dovuto al fatto che la Russia, non più Unione Sovietica, ha paura, si sente circondata da Paesi ostili. E il presidente dell’Ucraina, Zelensky, a mio parere fa una dimostrazione di forza quando in effetti tutto quello che la Russia ha chiesto è la dichiarazione ufficiale di non ingresso dell’Ucraina nella Nato e la demilitarizzazione del Paese. Ecco, non mi sembrano richieste assurde, ma Zelensky non ne vuole sapere”.

Prima che iniziasse il conflitto, gli Stati Uniti dissero che se la Russia avesse invaso l’Ucraina, loro, come Stati Uniti e non come Nato, sarebbero intervenuti per difenderla. Poi hanno cambiato le dichiarazioni, cominciando a parlare di invio di aiuti, che significa quattrini, ed è ben diverso.

Ecco perché – afferma senza indugio il Generale – valutando la situazione attuale mi sento più russo che ucraino, perché penso sempre che il compito di un presidente di un Paese è prima di tutto quello di salvare la pelle dei cittadini e non di compiere gesti di forza per una libertà che in pratica esiste e che invece secondo Zelensky non esiste”.

L’obiettivo finale di Putin, per il Generale Inzerilli, è dunque chiaro: “Lui vuole solo fare in modo di non avere i Paesi Nato al confine. Se l’Ucraina entrasse nella Nato significherebbe avere i missili a 180 chilometri da Mosca, e onestamente voglio vedere chi ha qualcosa da protestare.

Dunque oggi la Nato dovrebbe concedere a Putin la demilitarizzazione dell’Ucraina insieme a una dichiarazione ufficiale di non ingresso nella Nato.

Oggi, però, non mi sembra si possa dire che la Russia sia il nostro nemico. Le relazioni, post Guerra Fredda, ovviamente, sono sempre state tranquille. Tutt’ora si stanno ammazzando, ma il gas dalla Russia, passando attraverso l’Ucraina, continua ad arrivare nell’Europa occidentale. Dunque, quale nemico?.

Per quel che mi riguarda oggi il problema di questa guerra si chiama Zelensky”.  

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